6 oli extravergine da non perdere per condire i vostri piatti estivi

Sono l’oro della nostra Italia. Cosa c’è di meglio di un filo di olio extravergine di oliva su una fetta di pane casereccio, su un’insalata verde, su una caprese o su un pesce appena sfornato?

Profumi e sapori che parlano della nostra cultura e del lavoro di mani abili che portano sulle nostre tavole l’essenza delle olive migliori.

Ecco 6 oli extravergine che, se non avete ancora assaggiato, dovete provare. 

Olio Gugliemi

Olio Gugliemi

Siamo ad Andria, in Puglia, dove dal 1954 la famiglia Guglielmi si prende cura degli ulivi. Da provare la linea “Le Monocultivar”. C’è la Coratina, olio extra vergine di oliva fruttato intenso per chi ama i gusti decisi. Le olive, raccolte durante le prime settimane di ottobre, vengono molite nell’arco di due ore. Il gusto è tra l’amaro e il piccante, conserva tutta la potenza dei profumi dell’erba bagnata, sentori di carciofo e pomodoro con un retrogusto finale piccante che ricorda i profumi della campagna. C’è poi la Peranzana, mite, come il sole primaverile di Puglia. Si tratta di un fruttato leggero dal giusto bilanciamento tra piccante e amaro, sensazioni di erba, carciofo e lievi sentori di pomodoro e mandorla fresca. Si finisce il viaggio con l’Ogliarola, extravergine da olive, raccolte durante le prime settimane di ottobre, con note di mandorla fresca e profumi di gelsomino.

Frantoio Muraglia

Frantoio Muraglia

Sono diventati delle icone di stile a livello mondiale, questi oli di Puglia “vestiti” con eleganza. La famiglia Savino – originaria di Andria, in Puglia – produce olio da 5 generazioni.  Tra i più interessanti, il fruttato intenso da monocultivar oliva coratina, olio potente e verace, intenso, piccante e dalla tendenza amarognola, ricco di polifenoli antiossidanti. Il colore è verde intenso dalle sfumature dorate, con profumi di aneto, finocchio, carciofo, pepe e fieno. In bocca è esplosione di toni vegetali ed è perfetto su insalate e zuppe di legumi.  Curioso il “fumo”, olio che nasce dalla spremitura a freddo di Peranzana, cultivar pura dell’Alto tavoliere delle Puglie, che vieneaffumicato naturalmente. Tra i segreti di Nonno Savino, quello di avere un olivaio coperto, così le olive non vengono bagnate dalla pioggia che le farebbe fermentare. Perché, come dice lui, lavorare le olive è un’arte.”Cos’ come lo sono gli orci che contengono l’olio Muraglia, rigorosamente prodotti e lavorati a mano, e riescono a proteggere l’olio dall’ossidazione e, allo stesso tempo, lo fanno “respirare”.

Bertarello 

Bertarello 

Piccola azienda agricola guidata dall’imprenditrice Beatrice Peruzzi, costituita da 30 ettari di in provincia di Viterbo, in un’area vocata alla coltivazione dell’olivo sin dal tempo degli Etruschi. Da provare l’olio monocultivar Caninese, prodotto nella frazione Tre Crosi nel viterbese, olio fruttato intenso con note di salvia, anice e erbe selvatich. L’acidità raramente supera 0.1%. Le piante hanno un’età media di 100 anni e la trasformazione avviene entro 6 ora dalla raccolta con impianto a ciclo continuo a freddo, due fasi, senza aggiunta d’acqua. Chiaro alla vista, verde intenso con riflessi dorati.  Al naso si percepisce un ampio bouquet che include un ventaglio di fragranze partendo dall’astringenza delle olive verdi, a note erbacee, di carciofo, di cardo, rosmarino e menta. In bocca l’amaro piccante termina con sensazioni di salvia, anice e erbe selvatiche.

Dievole

Dievole

Non solo vino, la zone dal Chianti classico è anche terra di ulivi, di ampi brulli che premono sui muri a secco, con le olive sposte al sole tra vigne e bosco, alte sulla collina. Qui Dievole – nelle zone di Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti – produce un olio extravergine di oliva da varietà Frantoio, Leccino e Moraiolo. Il Colore è verde intenso, il profumo fruttato di oliva, il gusto armonioso, con una media presenza di sensazioni di amarezza e piccantezza. Raccolta e produzione attentissime, linea produttiva a ridotto impatto ossidativo e imbottigliamento che avviene in atmosfera inerte ed in bottiglie che riducono fino al 97% l’effetto di penetrazione dei raggi UV.Perfetto da abbinare con arpaccio di carne chianina con funghi porcini, insalata di spinaci, radicchio ai ferri, zuppe di lenticchie, primi piati con carciofi, pesce azzurro al forno, carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.

Olio Roi

Olio Roi 

Dalla Riviera Ligure con amore. Si parte dagli oli extravergini per arrivare agli interessanti i Dop Cru Millesimati, espressione diretta del territorio. Da provare il Cru “Gaaci” DOP Riviera Ligure Riviera dei Fiori – nella versione “mare, collina o montagna”.

Ad esempio il Cru Roi nella versione “Mare” è una selezione specialedi olive raccolte nell’uliveto Ricca, località Colombiera, Poggi di Imperia, a 60 mt. s.l.m., a ridosso del mare, prodotto on 30% di olive verdi, 50% invaiate e 20% nere. Il profumo è di erba fresca e olive mature, impreziosito da note di frutta bianca. Ottimo su piatti di carne e pesce dall’aroma delicato oppure come ingrediente per i dolci, come sostituto del burro.

 La produzione degli Oli Roi deriva esclusivamente dalla prima spremitura a freddo e realizzata con le più nuove tecnologie. La lavorazione viene effettuata senza riscaldare la pasta d’olive e senza l’aggiunta di acqua calda alla pasta stessa ed al mosto oleoso, per conferire all’olio una maggiore superiorità bionutrizionale, organolettica e una migliore conservazione.

Centonze

Centonze

Siamo in Sicilia, dove la coltivazione dell’olivo accompagna da sempre la storia delle popolazioni del Belice. Lo dimostrano le macine in pietra rinvenute proprio nella zona delle “Latomie” e risalenti già al V secolo A.C. Qui la famiglia Centonze, nell’azienda agricola biologica “Case di Latomie”, produce con passione olio extravergine di oliva Nocellara del Belice DOP. Il colore è verde intenso, il profumo è di oliva appena spremuta. Al palato si trovano toni erbacei, sentori di pomodoro e carciofo, spiccate sensazioni di amaro e piccante. Per la bellezza del suo paeaggio e dei suoi ulivi antichi, l’azienda agricola Centonze è stata dichiarata nel 2015 “Presidio Slow Food dell’Olio Extra Vergine di Oliva”.

Annalisa Cavaleri per Mangia e Bevi